l 9 aprile 2025 rappresenta una data cruciale per Amazon e per il panorama della connettività globale: il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos lancerà i primi satelliti operativi del Progetto Kuiper, dando il via a una rete satellitare destinata a competere con Starlink di SpaceX.

La missione, denominata “Kuiper Atlas 1” (KA-01), partirà dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida, utilizzando un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA), joint venture tra Boeing e Lockheed Martin. Questo evento segna l’inizio di un’implementazione su vasta scala della costellazione Kuiper, che punta a superare i 3.000 satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) per fornire internet ad alta velocità a livello globale. Oggi, 5 aprile 2025, siamo a pochi giorni dal lancio, e l’attesa è palpabile: riuscirà Amazon a colmare il divario con il dominio di Elon Musk nel settore dell’internet satellitare?
Un Debutto Lungamente Atteso
Il Progetto Kuiper non è una novità improvvisa. Annunciato anni fa, ha visto una serie di tappe preparatorie che culminano ora con il lancio operativo di 27 satelliti. Amazon aveva già testato la tecnologia con il lancio di due prototipi, KuiperSat-1 e KuiperSat-2, alla fine del 2023, dimostrando la fattibilità del sistema. Tuttavia, il debutto della rete vera e propria è stato ritardato da problemi tecnici dei vettori di lancio e da priorità assegnate a missioni della U.S. Space Force da parte di ULA. Ora, con il lancio imminente, Amazon è pronta a passare dalla fase sperimentale a quella operativa, con l’obiettivo di iniziare a servire i primi clienti entro la fine del 2025.

La missione KA-01 è solo il primo passo di un piano ambizioso. La costellazione finale di Kuiper sarà composta da 3.236 satelliti, un numero autorizzato dalla Federal Communications Commission (FCC), che ha imposto ad Amazon di lanciare almeno la metà della rete entro luglio 2026. Per raggiungere questo traguardo, l’azienda ha siglato contratti per 83 lanci con ULA (38), Arianespace (18) e Blue Origin (12, con opzione per altri 15), dimostrando una strategia diversificata per garantire l’accesso allo spazio.
La Tecnologia e gli Obiettivi di Kuiper
I satelliti del Progetto Kuiper sono progettati per operare in orbita terrestre bassa, a un’altitudine compresa tra 450 e 630 chilometri, garantendo bassa latenza e alta velocità di connessione. I test sui prototipi hanno già mostrato risultati promettenti, con velocità fino a 400 Mbps, sufficienti per streaming in alta definizione e applicazioni avanzate. L’obiettivo di Amazon è chiaro: fornire connettività broadband a decine di milioni di persone in aree remote o scarsamente servite, dove le infrastrutture terrestri sono inadeguate o troppo costose.

A differenza di Starlink, che è già operativa con oltre 7.000 satelliti in orbita e serve 4,6 milioni di clienti in 125 paesi, Kuiper parte da zero in termini di rete attiva. Tuttavia, Amazon punta su un vantaggio competitivo: la sua capacità logistica e finanziaria. Con un investimento dichiarato di oltre 10 miliardi di dollari, l’azienda di Bezos intende costruire un’alternativa robusta, non solo per i consumatori privati, ma anche per governi e imprese, in diretta competizione con SpaceX, la britannica OneWeb (ora parte di Eutelsat) e nuovi attori come la cinese SpaceSail.
Una Sfida tra Titani: Amazon contro SpaceX
La rivalità tra Jeff Bezos ed Elon Musk non è una novità. I due magnati si sono già scontrati nel settore spaziale attraverso Blue Origin e SpaceX, ma il Progetto Kuiper porta la competizione su un nuovo livello. Starlink, lanciata nel 2019, ha rivoluzionato l’accesso a internet via satellite, costruendo una rete che Musk prevede di espandere fino a 42.000 satelliti. SpaceX domina il mercato dei lanci spaziali e della connettività satellitare, ma Amazon non intende restare a guardare.
Il lancio del 9 aprile sarà un banco di prova cruciale. I 27 satelliti della missione KA-01 dovranno dimostrare non solo la capacità di raggiungere l’orbita e funzionare correttamente, ma anche di integrarsi in una rete più ampia. Amazon ha dichiarato che i primi test beta con clienti pilota inizieranno nella seconda metà del 2025, in collaborazione con partner come Vodafone e Verizon. Questo approccio graduale contrasta con la rapidità di SpaceX, che ha già un servizio commerciale consolidato, ma riflette la meticolosità tipica di Amazon.

Le Implicazioni Globali
Il Progetto Kuiper non è solo una questione di tecnologia, ma anche di geopolitica e mercato. La connettività satellitare sta diventando un campo di battaglia strategico, con implicazioni per la sicurezza nazionale, l’economia digitale e l’accesso all’informazione. Mentre Starlink ha già stretto accordi con governi (come l’Italia, che sta valutando il suo utilizzo per comunicazioni sicure), Amazon potrebbe attrarre nazioni e aziende in cerca di alternative al dominio di Musk. La partnership con DIRECTV Latin America e SKY Brasil, annunciata per il lancio KA-01, è un segnale della volontà di penetrare mercati emergenti come il Sud America.
Tuttavia, la strada è irta di ostacoli. La produzione di massa dei satelliti, che dovrebbe iniziare entro la fine del 2025 presso lo stabilimento di Kirkland, Washington, richiede una precisione industriale senza precedenti. Inoltre, Amazon deve affrontare la concorrenza non solo di Starlink, ma anche di OneWeb (620 satelliti operativi) e della cinese SpaceSail, che mira a lanciare 15.000 satelliti entro il 2030. Senza dimenticare il progetto europeo IRIS², che però non sarà operativo prima del 2030.