Google I/O 2025: l’intelligenza artificiale al centro della scena con Gemini potenziato e un Android 16 ricco di novità

Eccoci pronti per un nuovo entusiasmante Google I/O, l’evento annuale in cui Google apre il suo sacco delle meraviglie tecnologiche, e quest’anno, più che mai, l’intelligenza artificiale sembra essere la vera star dello show. Preparatevi a un’ondata di annunci che spaziano da Android 16 ai più recenti sviluppi di Gemini, passando per Chrome, Search e YouTube. L’appuntamento è fissato per il 20 e 21 maggio direttamente dallo Shoreline Amphitheatre di Mountain View. Ma non temete, alcune chicche sono già state svelate durante l’evento preliminare “The Android Show”.

Le prime novità da “The Android Show”

Google ha già scaldato i motori con “The Android Show”, presentando una serie di aggiornamenti focalizzati sulla sicurezza e l’esperienza utente. Tra le novità più interessanti troviamo metodi innovativi per ritrovare i dispositivi Android smarriti e altri oggetti, un potenziamento del programma Advanced Protection a livello di dispositivo per una sicurezza ancora più robusta, e nuovi strumenti progettati per proteggerci da truffe e furti, un problema sempre più attuale. Inoltre, è stato introdotto un nuovo linguaggio di design chiamato Material 3 Expressive, che promette interfacce ancora più personalizzate e dinamiche.

Android 16: affinamenti e nuove comodità

Nonostante gran parte dell’attenzione sia catalizzata dall’IA, Android 16 si preannuncia come un aggiornamento focalizzato sulla “quality-of-life”, portando con sé una serie di miglioramenti incrementali ma significativi. Si parla di una gestione delle notifiche ulteriormente affinata, per un’esperienza meno invasiva e più organizzata. Una delle introduzioni più attese è il supporto ad Auracast, una tecnologia Bluetooth che semplificherà notevolmente lo switching audio tra diversi dispositivi e permetterà di condividere l’audio con più persone contemporaneamente.

Ma non è tutto: Android 16 dovrebbe reintrodurre e potenziare i widget sulla schermata di blocco, offrendo maggiore personalizzazione e accesso rapido alle informazioni. Come da tradizione Google, un occhio di riguardo sarà dato all’accessibilità, con l’introduzione di nuove funzionalità pensate per rendere la tecnologia fruibile da un pubblico ancora più vasto. Non è da escludere che durante l’I/O vero e proprio vengano svelate altre funzionalità inedite per Android 16, magari con qualche integrazione AI più profonda. Potremmo anche avere aggiornamenti su Android XR, il sistema operativo per la realtà mista, e su Wear OS, la piattaforma per i dispositivi indossabili che continua la sua evoluzione.

Gemini e l’intelligenza artificiale: il cuore pulsante dell’I/O 2025

L’intelligenza artificiale sarà, senza ombra di dubbio, la protagonista indiscussa del Google I/O 2025. Google sta investendo massicciamente in questo settore e ci si aspetta una pioggia di annunci relativi alla famiglia di modelli AI Gemini. Le indiscrezioni delle ultime settimane suggeriscono con insistenza l’arrivo di una versione aggiornata e ancora più potente di Gemini Ultra, il modello di punta dell’offerta Google.

Con un Gemini Ultra potenziato, potrebbero arrivare anche novità sul fronte degli abbonamenti. Attualmente Google offre un unico piano premium, Gemini Advanced (proposto a circa 20 dollari al mese), per sbloccare le funzionalità avanzate del chatbot Gemini. Tuttavia, voci sempre più insistenti parlano del possibile lancio di due nuovi piani, denominati Premium Plus e Premium Pro. Non è ancora chiaro quali benefici specifici offriranno questi nuovi livelli e come si posizioneranno a livello di prezzo rispetto all’attuale Gemini Advanced, ma è lecito aspettarsi funzionalità ancora più spinte, magari con limiti di utilizzo più ampi o accesso a modelli esclusivi.

CaratteristicaGemini Advanced (attuale)Gemini Premium Plus (ipotizzato)Gemini Premium Pro (ipotizzato)
Modello AI di baseGemini Pro/Ultra (base)Gemini Ultra (avanzato)Gemini Ultra (top di gamma)
Funzionalità extraAvanzate nel chatbotMaggiori capacità, limiti estesiMassimo delle prestazioni, accesso prioritario a nuove feature
IntegrazioniGmail, Docs, etc.Integrazioni più profondeIntegrazioni complete e API avanzate
Prezzo indicativo~$20/meseSuperiore a $20/meseSignificativamente superiore
Agenti AI e comprensione multimodale: il futuro secondo Google

Google è pronta a spingere l’acceleratore anche su progetti ambiziosi come Astra e Mariner. Astra punta a creare applicazioni e “agenti” AI capaci di una comprensione multimodale in tempo reale, aprendo scenari affascinanti per l’interazione uomo-macchina. Immaginate un assistente AI che non solo capisce la vostra voce, ma anche ciò che vede attraverso la fotocamera, interagendo con l’ambiente circostante in modo proattivo.

Parallelamente, il Progetto Mariner si concentra sullo sviluppo di agenti AI in grado di navigare e compiere azioni sul web per conto dell’utente. Recenti riferimenti a una funzionalità denominata “Computer Use” scovati nel codice della piattaforma per sviluppatori AI Studio di Google potrebbero essere collegati proprio a Mariner, suggerendo la possibilità di delegare al nostro assistente compiti complessi online.

Non solo Android e Gemini: Chrome, Cloud, Play e Gemma

L’agenda ufficiale dell’I/O è fitta di appuntamenti. Oltre ai keynote principali, ci saranno sessioni dedicate a Chrome e alle sue evoluzioni, a Google Cloud con le sue soluzioni per aziende e sviluppatori, a Google Play per quanto riguarda il mondo delle app Android, e agli strumenti di sviluppo Android. Un focus particolare sarà dedicato anche a Gemma, la famiglia di modelli AI “aperti” di Google, che mira a democratizzare l’accesso a tecnologie di intelligenza artificiale all’avanguardia.

Le possibili sorprese: da LearnLM a NotebookLM potenziato

Google I/O è anche sinonimo di sorprese. Lo scorso anno, ad esempio, vennero presentati i modelli LearnLM, specificamente ottimizzati per applicazioni didattiche. Quest’anno, una delle possibili novità potrebbe essere un potenziamento di NotebookLM, lo strumento che ha già stupito per la sua capacità di generare contenuti (e che alcuni chiamano simpaticamente il “generatore di podcast virali”). Indiscrezioni basate sull’analisi del codice suggeriscono l’arrivo di uno strumento chiamato “Video Overviews”, che presumibilmente permetterà di creare riassunti video, sfruttando molto probabilmente la potenza del modello di generazione video Veo 2 di Google. Sarebbe un passo avanti notevole per la fruizione rapida di contenuti video.