L’AI prende il timone: La Startup USA Blue Water Autonomy guida autonomamente una nave militare

Una nuova startup americana sta attirando l’attenzione nel settore della tecnologia navale con un progetto ambizioso: costruire navi autonome per operazioni marittime. Blue Water Autonomy, con sede a Boston, è uscita dalla fase di sviluppo riservato annunciando un investimento di 14 milioni di dollari per sviluppare imbarcazioni senza equipaggio destinate alla Marina statunitense. Fondata nel 2024 da un team di esperti con esperienze nella US Navy, Amazon Robotics e iRobot, l’azienda punta a ridefinire il futuro della navigazione militare e commerciale, in un momento in cui la competizione tecnologica globale è più accesa che mai.

Blue Water Autonomy è guidata da un team di veterani della US Navy e professionisti della robotica. Tra i fondatori ci sono figure come Rylan Hamilton, ex ufficiale della Marina statunitense e leader in Amazon Robotics, dove ha supervisionato il dispiegamento di migliaia di robot industriali, e Scott Miller, con un passato in iRobot e una passione per l’ingegneria oceanica. La combinazione di competenze militari e tecnologiche ha permesso all’azienda di sviluppare in meno di un anno una suite completa di autonomia e progetti concettuali per navi senza equipaggio. Attualmente, la startup sta testando una nave autonoma da 100 tonnellate nelle acque al largo di Boston, un passo significativo verso l’implementazione pratica della sua tecnologia.

L’azienda ha ricevuto un finanziamento iniziale di 14 milioni di dollari da investitori di spicco come Eclipse VC, Riot e Impatient Ventures. Questi fondi saranno utilizzati per espandere il team di ingegneri e accelerare i test, con l’obiettivo di fornire alla Marina statunitense una soluzione innovativa per affrontare le sfide moderne, come le tensioni nel Pacifico e nel Mar Nero, dove la superiorità navale è sempre più cruciale.

FONTE: https://www.navalnews.com/

Il progetto di Blue Water Autonomy arriva in un momento di grande fermento nel settore della difesa. Nel 2024, gli investimenti in tecnologie per la difesa hanno raggiunto un nuovo record, con aziende come Anduril (che ha raccolto 1,5 miliardi di dollari) e Saronic (175 milioni di dollari) che stanno spingendo sull’autonomia marittima. Blue Water si distingue per il suo approccio “full-stack”, integrando hardware, software e intelligenza artificiale per creare navi completamente autonome, capaci di operare per mesi in mare aperto senza intervento umano.

Queste imbarcazioni, definite “multi-missione”, possono essere utilizzate per trasportare rifornimenti, condurre operazioni di sorveglianza o trasportare munizioni in aree logistiche contese. La tecnologia di Blue Water Autonomy potrebbe offrire una soluzione economica per potenziare la deterrenza navale, specialmente in un contesto in cui gli Stati Uniti faticano a tenere il passo con la capacità di costruzione navale della Cina. Secondo Seth Winterroth, partner di Eclipse, “nessun’altra azienda sta affrontando questo problema a livello di nave come Blue Water”, sottolineando il potenziale dell’azienda di diventare un partner chiave per la Marina e l’intero Dipartimento della Difesa.

La notizia di maggior rilievo riguarda il successo delle prove in mare condotte da Blue Water Autonomy. Il sistema di navigazione AI è stato installato e testato a bordo di una grande nave della marina militare, dimostrando la sua capacità di operare efficacemente in scenari complessi e reali. Superare i test in un ambiente così esigente come quello navale militare è una validazione significativa della robustezza e dell’affidabilità della tecnologia sviluppata.

Le potenziali implicazioni di questa tecnologia sono enormi:

  • Riduzione dell’Equipaggio: La possibilità di automatizzare compiti di navigazione complessi potrebbe portare a una riduzione del personale necessario a bordo, con conseguenti risparmi sui costi e una possibile soluzione alla carenza di personale marittimo qualificato.
  • Maggiore Sicurezza: Un sistema AI non soffre di fatica o distrazione e può processare dati da più sensori simultaneamente, potenzialmente reagendo più rapidamente e in modo più consistente in situazioni critiche rispetto a un essere umano.
  • Efficienza Operativa: Ottimizzazione delle rotte e della velocità per ridurre i consumi di carburante e i tempi di viaggio.
  • Nuove Possibilità: Apre la strada a operazioni marittime completamente autonome nel lungo termine, sia in ambito militare che commerciale.

Sebbene la tecnologia sia stata testata in ambito navale, le sue applicazioni si estendono naturalmente al settore del trasporto marittimo commerciale, dove navi cargo, petroliere e portacontainer potrebbero beneficiare enormemente dell’automazione.

Il successo dei test di Blue Water Autonomy segna un passo importante verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo sempre più centrale nella navigazione marittima. Sebbene la strada verso flotte completamente autonome sia ancora lunga e presenti sfide normative e tecnologiche, i progressi compiuti da startup come questa indicano che il cambiamento è già in atto. Resta da vedere come questa tecnologia trasformerà l’industria marittima globale e il ruolo tradizionale dei marinai nei prossimi anni.