Effetto Dazi: Nintendo Posticipa i Preordini della Switch 2 negli USA, Prezzi a Rischio

Il mondo dei videogiochi è in fermento per l’attesa della Nintendo Switch 2, ma una notizia recente ha gettato un’ombra sull’entusiasmo dei fan americani. La casa di Kyoto ha annunciato il rinvio dei preordini della sua nuova console negli Stati Uniti, inizialmente previsti per il 9 aprile 2025, a causa dei dazi imposti dall’amministrazione Trump. Una decisione che riflette le prime ripercussioni tangibili delle nuove tariffe statunitensi, fissate al 24% sui prodotti importati dal Giappone, un valore superiore al 20% previsto per l’Unione Europea.

Nintendo sta valutando l’impatto di queste misure protezionistiche, che potrebbero rendere il prezzo della Switch 2 meno competitivo sul mercato americano. L’azienda aveva precedentemente comunicato che il lancio ufficiale della console rimane fissato per il 5 giugno 2025, ma il ritardo nei preordini evidenzia l’incertezza generata dalla politica commerciale della Casa Bianca.

“La data di inizio dei preordini sarà ritardata per valutare le ripercussioni sulla domanda delle tariffe e i cambiamenti delle condizioni di mercato,

ha dichiarato la filiale statunitense di Nintendo all’emittente pubblica NHK, sottolineando che le modalità di prenotazione saranno comunicate in un secondo momento.

Le tariffe, parte di una strategia più ampia dell’amministrazione Trump, colpiscono duramente il Giappone, un paese chiave per l’industria videoludica. Con un dazio del 24%, il costo della Switch 2 – che si vocifera partirà da 449,99 dollari – potrebbe subire un incremento significativo, spingendo Nintendo a riconsiderare la propria strategia di pricing negli USA. Questo scenario preoccupa non solo i consumatori, ma anche gli analisti di mercato, che temono un effetto domino su altri prodotti tecnologici importati.

Nonostante il rinvio dei preordini, Nintendo ha rassicurato i fan sul fatto che la data di uscita della console non subirà variazioni, almeno per il momento. Tuttavia, la situazione rimane incerta: l’azienda deve bilanciare i costi aggiuntivi imposti dai dazi con la necessità di mantenere un prezzo accessibile per competere con rivali come Sony e Microsoft. Intanto, in Europa e in altri mercati, i piani per la Switch 2 sembrano procedere senza intoppi, con i preordini già attivi in alcune regioni.

L’annuncio dei dazi arriva in un momento cruciale per Nintendo, che punta sulla Switch 2 per consolidare il successo del suo predecessore, venduto in oltre 140 milioni di unità dal 2017. La nuova console promette un salto tecnologico, con grafica migliorata e prestazioni ottimizzate, ma il rischio di un aumento dei prezzi negli USA potrebbe frenare l’entusiasmo dei consumatori americani, notoriamente sensibili al rapporto qualità-prezzo.

Questa mossa di Nintendo rappresenta una delle prime risposte concrete di un colosso tecnologico alla “guerra dei dazi” rilanciata da Trump. Mentre l’azienda valuta le sue prossime mosse, il mondo dei videogiochi osserva con attenzione: l’esito di questa vicenda potrebbe ridefinire le dinamiche di mercato non solo per la Switch 2, ma per l’intero settore dell’elettronica di consumo. Per ora, i fan americani dovranno armarsi di pazienza, in attesa di capire se il sogno di mettere le mani sulla nuova console avrà un costo più salato del previsto.