Razer, uno dei principali produttori di hardware per gaming, ha sospeso le vendite dirette dei suoi portatitli da gaming negli Stati Uniti. La decisione, che riguarda la popolare serie Razer Blade, sembra essere una diretta conseguenza delle nuove tariffe commerciali introdotte dall’amministrazione Trump, che hanno colpito duramente le importazioni di prodotti elettronici, in particolare quelli provenienti dalla Cina. Questo sviluppo non solo evidenzia le difficoltà che le aziende tech stanno affrontando in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali, ma solleva anche interrogativi sul futuro del mercato dei Notebook da gaming negli USA e oltre.

Le Nuove Tariffe e la Decisione di Razer
A partire dal 5 aprile 2025, l’amministrazione Trump ha introdotto una tariffa base del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti, con ulteriori aumenti annunciati per i giorni successivi. In particolare, a partire dalle 00:01 del 9 aprile, le importazioni di elettronica dalla Cina sono state gravate da una tariffa del 104%, mentre quelle da Taiwan hanno subito un aumento fino al 34%. Razer, che produce la maggior parte dei suoi Notebook in Cina, si è trovata di fronte a un dilemma: assorbire i costi aggiuntivi, rischiando di erodere i propri margini di profitto, o trasferire l’aumento dei prezzi ai consumatori, rendendo i suoi prodotti meno competitivi.
La risposta di Razer è stata drastica: il sito statunitense dell’azienda non permette più l’acquisto diretto dei Notebook della serie Blade, come il Razer Blade 16 e il Blade 18. Le pagine dei prodotti ora mostrano un messaggio di errore 404 o un’opzione “Notify Me” per essere avvisati di future disponibilità. Tuttavia, questa decisione sembra riguardare esclusivamente il mercato statunitense: i Notebook Razer rimangono disponibili per l’acquisto in altre regioni, come Canada ed Europa, attraverso i siti locali dell’azienda.
Il Contesto: Tensioni Commerciali e Impatti sul Settore Tech
Le nuove tariffe sono il risultato di un’escalation di tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Dopo l’introduzione delle tariffe iniziali da parte degli USA, la Cina ha risposto con misure di ritorsione, spingendo l’amministrazione Trump a imporre dazi ancora più elevati. Questo scontro ha avuto un impatto immediato su aziende come Razer, che, pur avendo una sede negli Stati Uniti (in California) e una a Singapore, dipende fortemente dalla produzione in Cina e Taiwan per i suoi dispositivi.
Razer non è l’unica azienda colpita. Negli ultimi giorni, altre realtà del settore tech hanno adottato misure simili: Nintendo ha sospeso i preordini della Switch 2 negli USA, mentre Framework ha interrotto la vendita di alcuni modelli di Notebook . Anche Micron, produttore di chip di memoria, ha annunciato l’introduzione di un sovrapprezzo su alcuni prodotti per far fronte ai costi aggiuntivi. Questi sviluppi suggeriscono che le tariffe potrebbero avere un effetto domino, con un aumento generalizzato dei prezzi di smartphone, laptop e altri dispositivi elettronici nelle prossime settimane.
L’Impatto sui Consumatori e sul Mercato dei Laptop da Gaming
La sospensione delle vendite di laptop Razer negli Stati Uniti arriva in un momento cruciale per l’azienda. Il Razer Blade 16 (2025), in particolare, aveva ricevuto recensioni entusiastiche: con un design più sottile (0,59 pollici di spessore), un processore AMD Ryzen AI 9 e GPU NVIDIA RTX 50-series, era stato definito uno dei migliori Notebook da gaming sul mercato. Tuttavia, le nuove tariffe hanno reso insostenibile la vendita diretta negli USA, almeno per il momento.
Per i consumatori americani, questa decisione significa una riduzione delle opzioni disponibili nel segmento dei laptop da Notebook di fascia alta. I laptop Razer Blade erano noti per il loro design elegante, le prestazioni eccellenti e l’integrazione di tecnologie all’avanguardia, come le GPU NVIDIA Blackwell e display OLED QHD+ a 240Hz. Ora, chi desidera acquistare un Razer Blade negli Stati Uniti dovrà rivolgersi a rivenditori di terze parti, se disponibili, o attendere che l’azienda trovi una soluzione per riprendere le vendite dirette.
Le Prospettive Future: Razer e il Mercato Globale
Razer non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali per spiegare la sua decisione, lasciando spazio a speculazioni. È improbabile che l’azienda trasferisca la produzione negli Stati Uniti per evitare le tariffe, dato che i costi di manodopera e infrastruttura renderebbero questa opzione poco praticabile. Una possibilità è che Razer stia cercando un workaround, come l’importazione attraverso altri paesi o la collaborazione con partner locali per mitigare l’impatto delle tariffe. Tuttavia, senza un intervento governativo per ridurre i dazi o un cambiamento nelle strategie di produzione, il ritorno dei Notebook Razer sul mercato statunitense potrebbe richiedere tempo.
Nel frattempo, la situazione di Razer evidenzia una tendenza più ampia nel settore tech: le tensioni commerciali stanno spingendo le aziende a riconsiderare le loro catene di approvvigionamento e strategie di mercato. Mentre i laptop Razer rimangono disponibili in altre regioni, come l’Europa, non è escluso che anche questi mercati possano subire ripercussioni in futuro, soprattutto se le tariffe si estenderanno o se altri paesi adotteranno misure protezionistiche simili.
